Fibrillazione atriale
Aggiornamento in Medicina
Gli antagonisti della Vitamina-K riducono il rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale, ma sono considerati poco adatti per molti soggetti che, in alternativa, vengono in genere trattati con Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ).
I Ricercatori coinvolti nello studio ACTIVE ( Atrial fibrillation Clopidogrel Trial with Irbesartan for prevention of Vascular Events ) hanno valutato l’ipotesi che l’aggiunta di Clopidogrel ( Plavix ) all’Aspirina possa ridurre il rischio di eventi vascolari in pazienti con fibrillazione atriale.
In totale, 7.554 pazienti con fibrillazione atriale ad aumentato rischio di ictus, per i quali la terapia con antagonisti della Vitamina-K non è risultata adatta, sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Clopidogrel ( 75 mg ) oppure placebo, una volta al giorno, in aggiunta all’Acido Acetilsalicilico.
L’esito primario composito era costituito da ictus, infarto miocardico, embolia sistemica non-correlata al sistema nervoso centrale o mortalità per cause vascolari.
Dopo un follow-up medio di 3.6 anni, si sono presentati eventi cardiovascolari in 832 pazienti trattati con Clopidogrel ( 6.8% per anno ) e in 924 pazienti trattati con placebo ( 7.6% per anno ) ( rischio relativo, RR, con Clopidogrel 0.89; P=0.01 ). La differenza era dovuta soprattutto a una riduzione nel tasso di ictus con Clopidogrel.
L’ictus ha colpito 296 pazienti nel gruppo Clopidogrel ( 2.4% per anno ) e 408 pazienti nel gruppo placebo ( 3.3% per anno ) ( RR=0.72; P
L’infarto del miocardio ha colpito 90 pazienti nel gruppo Clopidogrel ( 0.7% per anno ) e 115 nel gruppo placebo ( 0.9% per anno ) ( RR=0.78; P=0.08 ), mentre il sanguinamento maggiore ha riguardato 251 soggetti trattati con Clopidogrel ( 2% per anno ) e 162 soggetti trattati con placebo ( 1.3% per anno ) ( RR=1.57; P
In conclusione, nei pazienti con fibrillazione atriale per i quali gli antagonisti della Vitamina-K non sono risultati adatti, l’aggiunta di Clopidogrel all’Acido Acetilsalicilico ha ridotto il rischio di eventi vascolari maggiori, soprattutto ictus, e ha aumentato il rischio di emorragia maggiore. ( Xagena2009 )
Connolly SJ et al, N Engl J Med 2009; 360: 2066-2078
Cardio2009 Farma2009