Fibrillazione atriale
Aggiornamento in Medicina
E’noto che la prevalenza della fibrillazione atriale aumenta con l'età. L’obiettivo di uno studio è stato quello di valutare l'impatto della fibrillazione atriale sugli esiti a 1 anno nei pazienti di età superiore agli 80 che soffrivano di insufficienza cardiaca cronica.
Lo studio ha incluso 220 pazienti consecutivi di età 80-92 ( media 82.8 anni; 45.5% uomini ), ospedalizzati per insufficienza cardiaca.
La fibrillazione atriale è stata riscontrata in 52 pazienti ( 24% ).
La fibrillazione atriale è risultata correlata a una più avanzata classe NYHA ( III e IV ) ( p inferiore a 0.001 ), più alte concentrazioni di hs-CRP ( p=0.0005 ), hsTnT ( p=0.007 ) e NT-proBNP ( p=0.0098 ), più alta frequenza cardiaca all’elettrocardiogramma ( ECG ), più lunga durata di ospedalizzazione ( p=0.025 ), età avanzata ( p=0.003 ) e frazione di eiezione ventricolare sinistra inferiore ( p=0.006 ).
La mortalità annua è stata pari al 13% ed era più alta nei soggetti in cui si manifestava la fibrillazione atriale ( 17% ).
Tuttavia, non è stata riscontrata alcuna associazione tra mortalità e fibrillazione atriale ( p=0.3297 ).
Dalle analisi multivariata stepwise, i fattori di rischio indipendenti per la mortalità annua erano il sesso maschile ( odds ratio, OR=3.43, p= 0.043 ), la dimensione del ventricolo sinistro alla sistole ( OR=1.87, p=0.004 ) e la dislipidemia ( OR=0.25, p=0.043 ).
Dallo studio è emerso che nei pazienti più anziani di età superiore agli 80 anni, affetti da scompenso cardiaco cronico, l'incidenza di fibrillazione atriale e della mortalità annua era elevata.
Le variabili indipendenti, che hanno aumentato il rischio di morte a 1 anno, erano il sesso maschile e la dimensione del ventricolo sinistro alla sistole, ma non la fibrillazione atriale. ( Xagena2013 )
Cichocka-Radwan A, Lelonek M, Aging Clin Exp Res 2013; Epub ahead of print
Cardio2013