Fibrillazione atriale
Aggiornamento in Medicina
Nei pazienti con pacemaker, la grave apnea del sonno è un predittore significativo di fibrillazione atriale.
Sebbene l’apnea del sonno sia un noto fattore di rischio per la fibrillazione atriale, c'erano pochi dati sull'associazione tra apnea del sonno e fibrillazione atriale nei pazienti con pacemaker.
I ricercatori hanno analizzato 150 pazienti con blocco atrioventricolare o sindrome del nodo del seno che erano stati impiantati con un pacemaker bicamerale.
Nella prima settimana dopo l'impianto, i pazienti sono stati monitorati per l'apnea del sonno utilizzando l’algoritmo di ApneaScan.
I pacemaker, ora, incorporano misure per il controllo della apnea del sonno, e grazie all’uso di questa strumentazione, i ricercatori sono stati in grado di identificare come i pazienti portatori di pacemaker con apnea del sonno siano a rischio di sviluppare fibrillazione atriale.
L’apnea del sonno grave è stata definita come almeno 30 eventi di apnea del sonno in una sola notte.
Gli episodi di fibrillazione atriale sono stati definiti come rilevamento di aritmia per più di 1 ora.
A 8 mesi, la fibrillazione atriale si era verificata nel 36% dei pazienti, tra cui nel 28% dei 89 pazienti senza storia di fibrillazione atriale.
Nei pazienti con grave apnea del sonno, il rischio di fibrillazione atriale è risultato tre volte più alto ( hazard ratio, HR=3.09; IC 95%, 1.64-5.81 ).
I pazienti con grave apnea del sonno e senza storia di fibrillazione atriale presentano un rischio di fibrillazione atriale quasi sei volte maggiore ( HR=5.8; IC 95%, 2.22-15.12 ).
Secondo gli Autori, i cardiologi sono spesso abituati a trattare i pazienti con i farmaci antiaritmici, nel caso in cui sia presente fibrillazione atriale, ma in molti di questi soggetti, la modalità di trattamento dovrebbe essere differente per il fatto che l'apnea del sonno è alla base dell'aritmia. ( Xagena2016 )
Fonte: Heart Rhythm Society ( HRS ) Annual Meeting, 2016
Cardio2016