Fibrillazione atriale
Aggiornamento in Medicina
Lo studio multicentrico SPORTIF III ( Stroke Prevention by Oral Thrombin Inhibitor in Atrial Fibrillation ) ha coinvolto pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare, e con almeno un altro fattore di rischio per l’ictus ( un precedente ictus, una precedente embolia sistemica, ipertensione, disfunzione ventricolare sinistra, età > / = 75 anni, età > / = 65 anni e malattia coronarica, età > / = 65 anni e diabete mellito ).
E’ stata confrontata una dose fissa ( 36mg due volte al dì ) dell’inibitore della trombina, Ximelagatran ( Exanta ), per os con un dosaggio aggiustato di Warfarin ( INR: 2-3 ), una volta al dì, nel prevenire l’ictus e gli eventi embolici sistemici.
Ximelagatran ha mostrato una tendenza verso un minor numero di ictus e di eventi embolici ( 40 pazienti versus 56, rispettivamente).
Nel gruppo trattato con Ximelagatran è stato osservato un aumento del 6,5% degli enzimi epatici ( ALT ), principalmente nei primi 6 mesi di trattamento.
Tuttavia questi aumenti non sono risultati associati a sintomi clinici o hanno provocato sospensione del trattamento.
L’incidenza di sanguinamenti minori e maggiori è risultata più bassa con Ximelagatran che con Warfarin ( 475 versus 554 eventi, rispettivamente; p=0.007 ). ( Xagena2003 )
52nd Scientific Session of the American College of Cardiology, 2003
Cardio2003